Rosé de Saignée Geoffroy: il racconto de Il Giornale

Rosé de Saignée è uno Champagne Blanc de Noirs ottenuto con un processo di macerazione rapida che consente un passaggio del colore: le bucce “sanguinano” (da qui il nome) colorando il mosto. Le uve utilizzate sono quelle rosse tipiche della Champagne, il Pinot Noir e il Pinot Meunier.
Il risultato è uno Champagne piuttosto raro, con un colore intenso, di grande carattere, corposo e profumato. Un campione di questa tipologia è quello prodotto da Champagne Geoffroy: un Pinot Noir in purezza de uve Premier Cru. Un racconto completo e interessante di queston vino unico ce lo regala Il Giornale con il suo recente articolo [link all’articolo]. La famiglia Geoffroy coltiva la vite fin dal XVII secolo nel villaggio di Cumières, situato nel cuore pulsante della Vallée de la Marne. La svolta della maison arriva nel 1950, quando Roger Geoffroy con la moglie Julienne dà il via a inizio a una produzione moderna di Champagne. Il testimone poi arriva nelle mani del figlio René, che acquista nuove parcelle di terreno, e sviluppa appieno il concetto di realtà récoltant-manipulant. Oggi a capo dell’azienda c’è Jean-Baptiste. Gli ettari vitati, che si sviluppano tra i comuni di Damery, Hautvillers, Fleury la Rivière e Cumières, sono 14 suddividi in 35 parcelle, alcune delle quali classificate come Premier Cru